La Commissione Affari Costituzionali del Senato, nella seduta di martedì 1 ottobre, ha concluso l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 101/2013, relativo ai processi di razionalizzazione nella pubbliche amministrazioni. Il testo del ddl licenziato dalla Commissione presenta importanti novità che in parte recepiscono le richieste avanzate dall’Anci.
In particolare:
- La proroga sino al 31 dicembre 2014 dell’efficacia degli incarichi dirigenziali a termine conferiti dagli enti locali, in essere alla data di entrata in vigore del decreto, in relazione all'esigenza di assicurare la prestazione dei servizi essenziali
- La possibilità per le pubbliche amministrazioni di adottare piani industriali di risanamento delle società controllate direttamente o indirettamente dalla medesima Pa, in relazione ad esigenze di riorganizzazione delle funzioni e dei servizi esternalizzati, nonché di razionalizzazione delle spese, di risanamento economico-finanziario e di eventuale accorpamento delle stesse. Nell'ambito di tali piani, la norma prevede importanti misure a tutela dei lavoratori, quali il pensionamento del personale dichiarato in eccedenza, ed avente i requisiti, secondo la disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell'articolo 24 del dl n. 201/2011, convertito in legge n. 214/2011 (Riforma Fornero), il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro e la mobilità tra società partecipate
- La possibilità per gli Enti locali di ricorrere a dirigenti a tempo determinato, per le sole annualità 2014 e 2015, per un contingente aggiuntivo a quanto previsto dall'articolo 19, c. 6-quater, del d. lgs n. 165/2001, non superiore al 20 per cento delle dotazioni organiche della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato e comunque corrispondente ad almeno una unità
Tra gli emendamenti accolti si segnala infine quello che chiarisce l’esclusione dai vincoli relativi all'utilizzo dei contratti a tempo determinato - di cui al D.lgs n. 368/2001 - anche del personale supplente educativo e scolastico impiegato negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia gestite dagli enti locali.
Il ddl è ora all'esame dell’Assemblea.
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