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Titolo I - Disposizioni Particolari
Articolo 1
E’ costituita, con sede legale in Napoli (80133) alla via Verdi 18, l'Associazione di promozione sociale “Manager Privati Per il Pubblico”, in sigla “M(p)3”, di seguito indicata come “l’Associazione”.
L'Associazione ha la propria “Sede virtuale” nel sito web della stessa, accessibile all'indirizzo http://www.emmepitre.org, nonché nelle ulteriori piattaforme on-line indicate nel medesimo sito web
Eventuali sedi amministrative dislocate sul territorio nazionale e/o internazionale possono essere istituite per volontà del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo, ricorrendone l'esigenza e/o l'opportunità, può modificare la sede legale de “l'Associazione”.
Articolo 2
“L’Associazione”, con durata illimitata, non ha scopo di lucro e possono farvi parte tutti coloro per i quali sussistano entrambe le condizioni:
- siano o siano stati per un tempo significativo Dirigenti a Tempo Determinato della Pubblica Amministrazione,
- non appartengano ai ruoli della medesima Pubblica Amministrazione in cui prestano o abbiano prestato servizio in qualità di dirigenti.
“L’Associazione” si ispira ai principi quali la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto alle funzioni, il senso comunitario, lo spirito di servizio, la cooperazione professionale, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.
“L’Associazione”, per poter curare nel miglior modo gli interessi dei soci, potrà interagire attivamente con Enti Pubblici, imprese (sociali e non), organismi, enti ed altre associazioni su scala locale, nazionale e internazionale.
“L'Associazione” persegue gli obiettivi e svolge le attività indicate nel “Manifesto”, così come di seguito riportato.
MANIFESTO DELL’ASSOCIAZIONE MP3
“Riconoscere, condividere e sviluppare le competenze per generare valore pubblico a servizio della crescita del Paese”
La Pubblica Amministrazione è una realtà molto complessa, talvolta complicata. Nella sua evoluzione degli ultimi tre decenni, essa si è “aperta” a competenze esterne, attraverso la figura dei Dirigenti a Tempo Determinato.Si e trattato di professionisti che, spesso provenienti da esperienza di natura privatistica, hanno avuto l'opportunità di entrare nelle Amministrazioni pubbliche, assumendo frequentemente ruoli di primo piano, ed hanno cosi acquisito, attraverso esperienze non di rado pluriennali, conoscenze e competenze uniche e irripetibili, rendendosi punti di contatto e di comprensibilità tra mondi estranei e talvolta ostili: pubblico e privato.Essi hanno, al tempo stesso, fatta propria l’etica del “civil servant”, del dipendente pubblico ad “esclusivo servizio della Nazione” cosi come vuole la Costituzione repubblicana e, non di rado, proprio in quanto espressione della sintesi dell’esperienza professionale privata con quella pubblica, si sono fatti promotori del senso della comune appartenenza non già ad una singola amministrazione bensì ad un sistema unitario, ad un’unica Pubblica Amministrazione, auspicandone l’ineludibile protagonismo positivo nello sviluppo del Paese.Oggi, tuttavia, il progressivo "impoverimento" della Pubblica Amministrazione, motivato dalla drastica riduzione delle risorse economiche e finanziarie disponibili, ma anche da ragioni "populistiche" e "demagogiche", sta determinando la progressiva fuoriuscita da Regioni e Enti locali di queste figure professionali, i Dirigenti a tempo determinato, che oggi sono quasi la meta dei Dirigenti con contratto a tempo indeterminato con le seguenti duplici conseguenze.Da un lato, la Pubblica Amministrazione perde risorse e competenze fondamentali, che nella maggioranza dei casi non è in condizione di sostituire. Non di rado gli uffici vengono accorpati e/o affidati a dirigenti già sovraccarichi, con la conseguenza di determinare, a lungo andare, pericolose disfunzioni della macchina pubblica con conseguenti costi che nel medio lungo termine si rivelano ben superiori rispetto al risparmio ottenuto dalla fuoriuscita del personale dirigenziale a tempo determinato.Dall'altro, il mercato del lavoro manageriale e gli head hunters non sono in grado di intercettare queste specifiche figure professionali in quanto
- lo skill professionale non risponde ad alcuno dei profili tipizzati dalle società di ricerca e selezione del personale;
- i responsabili HR delle aziende non sono a conoscenza dell’esistenza di manager in possesso sia della chiave per decodificare il linguaggio (e talvolta i linguaggi) della PA sia di una adeguata comprensione del settore privato, tanto da poter costituire un efficace ed utile snodo di interazione tra i due ambiti, allorquando l’azienda abbia un interesse a lavorare con il settore pubblico.
Così anche il settore privato perde l’opportunità di risorse e competenze significative.Il tutto determina il rischio, molto concreto, della dispersione e dissipazione di un patrimonio tecnico-specialistico e di un know-how ad altissimo valore aggiunto.In questo contesto e per rendere ancora possibile il raggiungimento di obiettivi sfidanti, la Pubblica Amministrazione dovrà fare ricorso alle professionalità necessarie con forme sempre più flessibili, trasformando il relativo costo da "fisso" (sotto forme di retribuzione) in costo "variabile" ed "auto-finanziante" (sotto forma di success fees). In merito, basti pensare alle centinaia di Bandi per la creazione di short list di professionisti che ogni Amministrazione (piccola, piccolissima o anche grande) pubblica per lo sviluppo di progetti di ogni specie.La stessa esigenza sarà ancora più pressante per il mondo imprenditoriale che dovrà confrontarsi con una Pubblica Amministrazione incentrata sulle funzioni di governo dello sviluppo e spesso carente di adeguate professionalità, assumendo il ruolo di promotore in passato precluso. In tale contesto, il mondo imprenditoriale avrà bisogno di ricorrere ad adeguate professionalità, capaci di dialogare con la Pubblica Amministrazione e di comprendere, nel contempo, le esigenze proprie delle aziende private.E’ avendo chiaramente presente questo scenario che nasce «M(p)3» - Manager Privati Per il Pubblico (Associazione di promozione sociale), su impulso del Comitato promotore ed a seguito della necessaria azione di networking, proponendosi di contribuire ad analizzare e affrontare queste tematiche, creando, nell'ottica della rete, un luogo di incontro nel quale proporre soluzioni utili ed efficaci.Incontro, in prima istanza, tra i diversi professionisti che vivono o hanno vissuto questa esperienza, al fine della condivisione di conoscenze ed opportunità. Incontro, poi, tra professionisti, pubblica amministrazione e privati, con lo scopo di determinare le condizioni per lo sviluppo di progetti, iniziative ed attività utili ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi della pubblica amministrazione, compatibili ed armonici con i legittimi interessi delle imprese.Pertanto:
- M(p)3 supporterà i Dirigenti a Tempo Determinato, che operano o hanno operato nella Pubblica Amministrazione, nel loro percorso di crescita professionale;
- M(p)3 creerà un luogo di confronto per lo scambio di opportunità, certificando le competenze degli associati e creando una base informativa condivisa;
- M(p)3 sarà al servizio della Pubblica Amministrazione e degli imprenditori privati, per facilitare l'individuazione di competenze e conoscenze adeguate a supportarli nel raggiungimento dei propri obiettivi;
- M(p)3 opererà come associazione di promozione sociale, a vantaggio degli associati, nonché di organizzazioni pubbliche e private;
- M(p)3 elaborerà alcune iniziative permanenti e si farà promotrice di progetti specifici.
Più in particolare, per quanto riguarda le iniziative permanenti, realizzate prevalentemente attraverso apposito sito web:
- creerà una Long List dei Dirigenti pubblici a Tempo Determinato, inteso come luogo virtuale in cui tenere traccia e certificare le esperienze e le competenze esistenti,favorire lo scambio di opportunità tra gli iscritti della Long List, favorire l'incontro tra domanda ed offerta di competenze;
- attuerà azioni di informazione ed aggiornamento, attraverso i contributi diretti degli Associati.
- Per quanto riguarda la Long List dei Dirigenti pubblici a Tempo Determinato, M(p)3, promuoverà il riconoscimento della stessa a livello delle singole Regioni ed Enti locali, per puntare poi al riconoscimento a livello nazionale.
Relativamente ai progetti specifici, M(p)3:
- creerà occasioni di incontro e condivisione degli associati sia su base locale sia su base regionale e/o nazionale,
- sottoscriverà protocolli di intesa con soggetti pubblici e privati per l’individuazione di opportunità d’intervento e la redazione di progetti di sviluppo,
- promuoverà iniziative di formazione a favore degli associati e/o di altri soggetti, avvalendosi principalmente delle competenze degli associati.
Nei limiti e secondo le modalità previste dalle vigenti norme di legge “L’Associazione” potrà svolgere qualunque altra attività connessa o affine agli scopi sopraelencati nonché potrà compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni di natura immobiliare, mobiliare, commerciale, industriale e finanziaria necessarie od utili alla realizzazione degli scopi sociali o comunque, sia direttamente che indirettamente, attinenti ai medesimi.
Le attività di cui al presente oggetto sociale saranno svolte nel rispetto delle vigenti norme in materia di esercizio di professioni riservate, per il cui esercizio è richiesta l’iscrizione in appositi albi o elenchi.
“L’Associazione” potrà compiere tutti gli atti e negozi giuridici necessari o utili alla realizzazione degli scopi sociali e per il potenziamento e l’ammodernamento dell’associazione.
Titolo II - Dei Soci
Articolo 3
I soci della “L’Associazione” si dividono in:
a) Soci Promotorib) Soci Fondatoric) Soci Ordinari
Sono Soci Promotori i membri del “Comitato Promotore” della “Associazione”.
Sono Soci Fondatori coloro i quali hanno partecipato alla assemblea costitutiva dell’Associazione e/o hanno aderito all'Associazione entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'Atto costitutivo.
Sono Soci Ordinari quanti, persone fisiche maggiorenni o anche persone giuridiche, saranno ammessi in tale qualità dal Consiglio Direttivo; essi contribuiscono alla realizzazione degli scopi sociali. Chi fa domanda come Socio Ordinario dell’Associazione chiede di farne parte accettando integralmente lo Statuto ed i Regolamenti; i soci ordinari all'atto dell’iscrizione sono ammessi alle attività da parte del Presidente o Consigliere all'uopo delegato. L’adesione all'Associazione previa accettazione da parte del Consiglio Direttivo e dopo il versamento della prevista quota associativa, comporta, per l’Associato con almeno due anni di anzianità associativa continuativa, il diritto al voto nell’Assemblea per l’approvazione e le modifiche dello Statuto e dei Regolamenti, del rendiconto economico finanziario annuale e per la nomina di Organi Direttivi dell’Associazione medesima.
Ogni Socio Promotore e/o Fondatore è eleggibile per la nomina degli Organi Sociali dell’Associazione, come pure è eleggibile nell’ambito delle cariche Provinciali, Regionali e Nazionali dell’ente a cui “L’Associazione” eventualmente si affilierà.
I Soci Ordinari accedono alle facoltà di cui al comma precedente trascorsi almeno due anni di anzianità associativa continuativa
Tutti i Soci dell’Associazione, compatibilmente con i rispettivi impegni, devono rendersi disponibili a collaborare per perseguire gli scopi, le finalità istituzionali di cui all’Articolo 2 del presente Statuto Sociale e per la conduzione dell’Associazione.
Articolo 4
Chi intende aderire a “L’Associazione” deve compilare la scheda di adesione e sottoscrivere la dichiarazione di condivisione delle finalità che l’Associazione si propone e l’impegno a rispettarne Statuto e Regolamenti.
Ogni Associato deve versare alla cassa sociale una quota Associativa fissata annualmente dal Consiglio Direttivo.
Il pagamento delle quote Sociali ha luogo direttamente nelle mani del Segretario Tesoriere o del Presidente o persona all’uopo delegata.
Ogni Associato, altresì, potrà concorrere con contributi Associativi liberali per far fronte alle spese inerenti la realizzazione dei Servizi di Natura Istituzionale o a quelli direttamente connessi.
Articolo 5
Ogni Associato ha diritto di frequentare la sede ed ha altresì diritto all’uso delle attrezzature secondo le modalità stabilite dal Consiglio Direttivo.
Articolo 6
La qualifica di Socio, su delibera espressa del Consiglio Direttivo, viene persa, con conseguente decadenza:
- per dimissioni;
- per indisciplina e indegnità;
- per comportamenti che possano impedire il raggiungimento degli scopi sociali;
- per morosità nei pagamenti delle quote sociali di tre annualità.
Titolo III - Degli Organi Sociali
Articolo 7
Sono Organi Sociali de “L’Associazione”:
- l’Assemblea dei Soci
- il Consiglio Direttivo
- il Garante.
Articolo 8
L’Assemblea dei Soci è costituita da tutti i Soci (Promotori, Fondatori e Ordinari, questi ultimi con almeno due anni di anzianità associativa continuativa), in regola con il versamento delle quote sociali e in regola con le obbligazioni assunte nei confronti dell’Associazione.
Articolo 9
In sede assembleare i soci possono farsi rappresentare da altri soci mediante regolare delega scritta.
Ogni socio non può rappresentarne più di due.
Alle sedute assembleari possono partecipare, senza diritto di voto, i soci Ordinari con meno di due anni di anzianità associativa continuativa.
Articolo 10
L’Assemblea Ordinaria:
- elegge i membri del Consiglio Direttivo;
- elegge il Garante;
- approva il bilancio preventivo e consuntivo;
- a seguito di proposte formulate dal Presidente o dal Consiglio Direttivo, delibera su ogni altra questione sottoposta alla sua competenza.
L’Assemblea Ordinaria, altresì, nomina, ove lo ritenga opportuno, il Revisore dei Conti.
L'Assemblea Straordinaria delibera in merito:
- alla modifica dello Statuto ai sensi del successivo articolo 25;
- allo scioglimento dell'Associazione ai sensi del successivo articolo 24;
- alla nomina del liquidatore o dei liquidatori di cui al medesimo articolo 24.
Articolo 11
L’Assemblea Ordinaria dei soci viene convocata dal Presidente dell’Associazione, almeno una volta all’anno, per l’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’anno precedente, per l’approvazione del bilancio preventivo e per deliberare le direttive programmatiche per il successivo anno sociale.
L'Assemblea Ordinaria può essere convocata anche su espressa richiesta di un 1/5 dei soci che la compongono ai sensi del precedente articolo 8. In questo ultimo caso il Presidente è tenuto ad effettuare la convocazione dell’assemblea entro e non oltre 20 giorni dalla richiesta.
L’Assemblea Ordinaria dei soci è tenuta, di norma, nella “Sede virtuale” dell’Associazione, attraverso gli strumenti appositamente definiti sul sito web della stessa. A tale scopo, a tutti i soci viene garantito l'accesso all'Assemblea, nonché gli idonei strumenti di partecipazione, interazione e votazione.
In alternativa e ove lo ritenesse necessario, il Presidente dell’Associazione può convocare l'Assemblea Ordinaria nella sede legale dell'Associazione o presso altro luogo ritenuto idoneo.
L'Assemblea Straordinaria è tenuta presso la sede legale dell'Associazione o altro luogo fisico ritenuto idoneo, rimanendo esclusa la possibilità che la stessa venga svolta nella “Sede virtuale”.
Articolo 12
L’Assemblea, sia in seduta ordinaria che straordinaria, viene convocata in prima ed, occorrendo, in seconda e/o terza convocazione, a distanza rispettivamente di almeno 1 (un) e 7 (sette) giorni dalla prima, mediante avviso affisso nella bacheca virtuale del sito dell’Associazione e nella sede dell’Associazione e tramite tweet e post Facebook e contestuale comunicazione agli Associati a mezzo posta elettronica almeno 5 (cinque) giorni prima della data fissata della seduta assembleare.
Per la validità della seduta dell'Assemblea Ordinaria in prima convocazione occorre la presenza della metà più uno degli aventi diritto; in seconda e/o terza convocazione la seduta è valida qualunque sia il numero dei soci presenti.
Le delibere dell'Assemblea Ordinaria saranno valide se prese con la maggioranza semplice degli intervenuti e, in caso di parità, prevarrà il voto del Presidente.
Per la validità della seduta dell'Assemblea Straordinaria in prima convocazione occorre la presenza dei tre quarti (arrotondati per eccesso) degli aventi diritto; in seconda convocazione la seduta è valida con la presenza della metà più uno degli aventi diritto; in terza convocazione la seduta è valida qualunque sia il numero dei soci presenti.
Le delibere dell'Assemblea Straordinaria saranno valide se prese con le maggioranze stabilite ai successivi articoli 24 e 25 del presente Statuto.
Il Presidente ha facoltà di nominare, tra i Soci, il Segretario verbalizzante della Seduta Assembleare, al quale è affidata la redazione del relativo verbale.
Articolo 13
Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di tre membri ed un massimo di cinque membri di cui, uno eletto tra i soci promotori, due eletti tra i soci fondatori, e due, se è possibile ed ove l'Assemblea deliberi per un numero di componenti del Consiglio superiore a tre, tra i soci ordinari con l’anzianità di cui all’art. 3.
Il Consiglio Direttivo:
- elegge nel suo seno il Presidente, il Vice Presidente e il Segretario Tesoriere;
- redige e presenta all’Assemblea i bilanci preventivi e consuntivi;
- delibera, senza obbligo di motivazione, sulle ammissioni dei soci ordinari;
- delibera sui casi di decadenza da soci;
- esegue le direttive programmatiche indicate dall’Assemblea;
- stabilisce, anno per anno, le quote sociali e decide su quanto demandato al suo esame;
- è investito di ogni più ampio potere per tutti gli atti di gestione, sia ordinaria che straordinaria dell’Associazione, senza alcuna eccezione, ed ha tutte le facoltà per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali.
Articolo 14
Il Consiglio Direttivo può delegare, anche temporaneamente, le sue funzioni al Presidente. Il medesimo Consiglio Direttivo può inoltre delegare alcune funzioni a uno o più consiglieri delegati.
Il Presidente e/o il/i Consigliere/i delegato/i relazionano periodicamente al Consiglio circa le attività svolte in forza della delega ricevuta.
Il Consiglio Direttivo può istituire, per specifiche finalità, gruppi, tavoli di lavoro, commissioni e/o comitati, chiamando a farvi parte sia uno o più Soci, sia soggetti esterni all'Associazione.
Il Consiglio può riunirsi anche a seguito di convocazione formulata dal Presidente o auto convocarsi su richiesta della maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Articolo 15
Il Presidente è Legale Rappresentante de “L’Associazione”. Ad egli spetta la firma legale de “L’Associazione”. In caso di sua assenza o impedimento è il Vice Presidente ad avere piena rappresentanza del sodalizio.
Il Presidente coordina ed indirizza le singole iniziative, vigila sull’attività del Segretario Tesoriere, presiede le riunioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea Generale dei Soci e presenta la relazione organizzativa, tecnico/morale ed amministrativa.
Articolo 16
Il Segretario Tesoriere ha funzioni di coordinamento amministrativo, mantiene i rapporti con gli Enti e cura le pubbliche relazioni, ed aggiorna i libri Sociali. Registra i movimenti di cassa e ne informa il Presidente ed il Consiglio Direttivo. Cura la contabilità ed il Bilancio dell’Associazione.
Articolo 17
Il Revisore dei Conti, se nominato, ha facoltà di partecipare, con funzioni di controllo, alle sedute del Consiglio Direttivo e può esprimersi sulle decisioni del Consiglio in rapporto alle norme Statutarie e ai Regolamenti approvati dall’Assemblea.
Prima dell’approvazione del Bilancio consuntivo esamina i giustificativi di spesa e, ove lo ritenga opportuno, redige apposita relazione.
Articolo 18
Per controversie tra associati inerenti la vita associativa viene designato un Garante con funzioni di arbitro, scelto tra i soci (Promotori, Fondatori e Ordinari, questi ultimi con almeno due anni di anzianità associativa continuativa) ed individuato tra persone di provata esperienza di vita associativa.
Il Garante interviene, su espressa richiesta degli Organi Sociali, ogni qualvolta si presentano casi di dubbia interpretazione delle norme contenute nello Statuto Sociale oppure nei casi di dissidio tra i soci, i quali, poi, hanno l’obbligo di accettare, senza adire altre vie, le decisioni dello stesso.
Ogni associato, all’atto dell’adesione al sodalizio sottoscrive una clausola compromissoria che lo vincola ad accettare comunque i deliberati del Garante impegnandosi, per questioni civilistiche, a non adire le vie legali se non previa autorizzazione da parte dell’Assemblea Generale dei Soci.
Il Garante, inoltre, vigila sulla congruità delle attività dell'Associazione agli obiettivi di cui al precedente articolo 2. A tal fine, partecipa ai lavori del Consiglio Direttivo, con funzione consultiva.
Articolo 19
Per quanto concerne la convocazione e la validità delle deliberazioni assunte dal Consiglio Direttivo s’intendono richiamati il disposto di cui agli articoli 11 e 12 del presente Statuto, trovando applicazione, per quanto possibile, le disposizioni relative al funzionamento dell'Assemblea Ordinaria.
Articolo 20
Tutte le cariche sociali hanno la durata di un quadriennio. I componenti possono essere riconfermati.
Nel caso di dimissione, decadenza o impedimento permanente, alla sostituzione provvede l'organo che ha effettuato la nomina.
Tutti gli incarichi nell'ambito dell’Associazione sono uniformati al principio della mutualità, ai principi della Solidarietà sociale nonché ai principi di democrazia interna e di autonomia.
Titolo IV - Dell’Esercizio Finanziario
Articolo 21
L’esercizio finanziario apre il primo gennaio e si chiude il trentuno dicembre di ogni anno.
Articolo 22
I mezzi di finanziamento sono costituiti dalle quote associative e dai contributi associativi liberali versati dai soci, da contributi e/o sovvenzioni provenienti da Enti Pubblici e Privati, o da altri proventi.
Articolo 23
Il Bilancio Consuntivo va approvato dall'Assemblea Generale dei soci entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio.
In fase di approvazione del Bilancio Consuntivo l’Assemblea può costituire un Fondo di Riserva Straordinario per accantonare risorse, eventuali avanzi di amministrazione o utili, che non potranno essere, in ogni caso, distribuiti tra i soci, ma che dovranno essere utilizzati nell’esercizio successivo per far fronte a spese di investimento e di gestione.
Titolo V - Scioglimento
Articolo 24
In caso di scioglimento de “L’Associazione”, il patrimonio, dedotte le passività, sarà devoluto ad altri organismi che svolgono attività affine e senza scopi di lucro, o a fini di pubblica utilità. In tale ipotesi l’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori che agiscano ai sensi del presente articolo.
Lo scioglimento de “L'Associazione” viene deliberato dall'Assemblea, in seduta Straordinaria, a maggioranza degli aventi diritto al voto.
Titolo VI - Disposizioni Finali
Articolo 25
Le disposizioni di cui al presente statuto possono essere modificate dall'Assemblea dei soci, in seduta straordinaria, previa iscrizione all’O.D.G. e
- in prima e seconda convocazione, a maggioranza degli aventi diritto al voto;
- in terza convocazione con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti, prevalendo, in caso di parità, il voto del Presidente
Articolo 26
Il Consiglio Direttivo può emanare Regolamenti per l’organizzazione ed il funzionamento de “L’Associazione”.
Articolo 27
Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto si intendono richiamate e trascritte tutte le norme di legge in materia.